
Questa situazione costituisce un problema estremamente diffuso se si considera il variato spettro di impiego di questi farmaci nel trattamento di diverse patologie croniche. La recente ricerca sul metabolismo osseo e sull’azione di questi farmaci ha tuttavia contribuito a una migliore comprensione della patogenesi del disordine osseo indotto dai questi farmaci.
Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’utilizzo di farmaci anti-riassorbitivi e di agenti anabolici nel prevenire il disordine. Linee guida specifiche sono state inoltre prodotte per la gestione del disordine secondario al trattamento farmacologico. Queste pubblicazioni trattano in dettaglio le metodologie diagnostiche a disposizione e i criteri che permettono di stabilire la soglia diagnostica del disordine basata sulla densità minerale ossea e descrivono i dosaggi di glucocorticoidi per i quali si rende necessario il ricorso a terapia anti-osteoporotica.
Attualmente, alendronato e risedronato risultano i farmaci di prima scelta, ma altri composti tra cui teriparatide sembrano essere superiori e potrebbero essere considerati maggiormente indicati per il trattamento dei pazienti che presentano una bassa densità minerale ossea da lungo tempo in terapia con glucocorticoidi.